L’artigianato abbraccia la tecnologia, il creare diventa 2.0.

Artigianato e tecnologia sono due mondi che si contaminano sempre di più. La testimonianza per eccellenza di questa tendenza è il movimento dei maker : l’interesse verso l’apprendimento di capacità tecniche e la loro applicazione creativa dà vita a questo fenomeno relativamente giovane, che unisce persone di diversa formazione nella sperimentazione e risoluzione di problemi attraverso la dimensione della collaborazione, agevolata dalla rete.

Questa comprensibile evoluzione dell’artigianato e del fai-da-te diventa FabLab, laboratorio per la fabbricazione digitale, aperto al pubblico, che ospita macchine e strumenti innovativi, spesso costruiti dagli stessi maker: stampanti 3D, tagliatrici laser e strumenti di alta tecnologia digitale. Il FabLab Torino, nato nel 2012 presso Toolbox Coworking, è stato il primo laboratorio di fabbricazione digitale in Italia. Oggi se ne contano circa 70.

Dal 2012 ad oggi tanti sipari si sono alzati su iniziative, eventi e contest sul mondo dei maker. Tra questi, una gara singolare, tenutasi a Firenze lo scorso novembre, il Make Florence. L’evento ha visto coinvolti giovani maker, artigiani, designer, esperti di comunicazione, che si sono affrontati sul tema: il Souvenir di Firenze, con l’obiettivo di reinventarlo completamente utilizzando macchine a taglio laser, stampanti 3D e altri strumenti della digital fabrication, proponendo oggetti usabili e concreti, che sarebbero potuti approdare, poi, nella produzione delle aziende del Made In Italy. Pico, la scatola di ricordi digitali, coniugando bene tradizione e innovazione, ne è uscita vincitrice.

E ancora, lo scorso ottobre, Roma ha ospitato la European Edition di Maker Faire, il più importante evento sull’innovazione, che si è confermato il più affollato e il più rilevante per ingegnosità tra gli eventi di settore. Proprio durante questa occasione è stata presentata la stampante 3D più grande al mondo nella sua categoria, 3D WASP. Una stampante alta 12 metri, alimentata da sole e vento, costruita dall’omonima azienda Wasp, 100% italiana, con l’obiettivo di realizzare case a chilometro 0, utilizzando materiali reperiti sul luogo .

Una testimonianza ulteriore di questa tendenza è la la straordinaria iniziativa del negozio dedicato al Made In Italy su Amazon. Sì, Tradizione e innovazione incontrano il colosso del placemarket, che dallo scorso 5 ottobre ospita l’artigianato 100% italiano. Una nuova opportunità per i manufatti, che in questo modo potranno superare i confini regionali e nazionali, attraverso una vetrina d’eccellenza dedicata. L’iniziativa, che sigilla questa alleanza, fra Amazon e il nostro artigianato, è partita dal comune di Firenze.

Tirando le somme, se l’artigianato è sempre stato inteso come qualcosa di differente dalla tecnologia e, soprattutto, da non profanare, il movimento dei maker, e tutte le iniziative legate al settore, testimoniano, rispetto a quello che si può pensare, una controtendenza, ossia la sensibilizzazione all’importanza dell’utilizzo di strumenti innovativi e alla consapevolezza delle innumerevoli possibilità di sviluppo e di innovazione di processo, prodotto e servizio che la tecnologia offre al settore.

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